Felice Piemontese: Il mio impegno per la legalità

Contro tutte le mafie e per un'educazione al vivere civile

In occasione della XXIV Giornata della memoria e dell`impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ascoltiamo la storia di Felice Piemontese, 27 anni, che fin da giovanissimo si è attivato per la diffusione dei valori della legalità. La sua storia parte dal 2010 quando, studente delle scuole superiori, in qualità di Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia, salì a bordo della Nave della Legalità, in occasione degli eventi del 23 maggio a Palermo, per ricordare le vittime delle Stragi di Capaci e di Via D’Amelio.

Rientrato da quel viaggio, insieme ad altri studenti della Provincia di Foggia, decise di organizzare una serie di incontri sulla legalità, nel 2010 e nel 2011, coinvolgendo rappresentanti delle istituzioni (Ministeri, forze dell’ordine e magistratura) per sensibilizzare i giovani su questo tema. 

Uno degli eventi fu organizzato a Monte Sant’Angelo, il Comune di origine di Felice, dove in quegli anni era forte e ben radicata la mafia del Gargano che da decenni aveva prodotto decine e decine di omicidi per una rivalità tra famiglie.

In quello stesso anno fu arrestato uno dei latitanti inserito nella lista dei trenta più pericolosi d’Italia. Le istituzioni, vollero dedicare simbolicamente quella cattura proprio ai giovani del Gargano che da mesi cercavano di accendere i riflettori sul fenomeno.

Ancora studente alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Foggia, nel settembre 2012, durante un volo di ritorno da Palermo, Felice incontra Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone: "Mi presentai", racconta Felice,  le dissi che avevo partecipato ad un viaggio a bordo della Nave della Legalità e le chiesi di venire a trovarmi all'Università di Foggia, dove nel frattempo ero stato eletto Senatore Accademico.

Così, il 5 dicembre del 2013, tutta la comunità accademica e cittadina di Foggia ospitò nei locali dell'Università Maria Falcone per ascoltare la sua testimonianza ed il racconto di come il suo impegno, dopo i tragici eventi del 1992, fosse destinato a garantire un futuro migliore alle nuove generazioni .

L'incontro con Maria Falcone segna l'inizio di una lunga collaborazione, con la realizzazione di una serie di progetti pensati per il mondo universitario. Nel 2014 nasce l'Università per la Legalità tra gli Atenei di Palermo, Catania, Foggia e Milano, un modo di mettere in rete idee e metodi per diffondere i valori della legalità attraverso un confronto tra giovani che anno dopo anno. decidono cosa vorranno fare “da grandi”, accomunati da un sentimento condiviso di rispetto delle regole.

Nel 2016 il progetto viene istituzionalizzato su scala nazionale attraverso un protocollo firmato il 23 maggio di quell’anno nell' Aula Bunker di Palermo, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Fondazione Falcone. Viene anche realizzato un gruppo di lavoro con il compito di programmare ogni anno le attività. Dopo l’Università di Palermo nel 2017 e l’Università di Roma La Sapienza nel 2018, nel 2019 gli studenti universitari si sono incontrati nuovamente nella città di Genova.

Nel frattempo Felice si è laureato e dato che nel 2015, Monte Sant’Angelo, suo comune di origine, era stato sciolto per fenomeni di infiltrazione e condizionamento mafioso, decise di dedicare a questo fatto la sua tesi di laurea, lavoro che nel 2018 viene premiato dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia, in collaborazione con Libera e con il premio di laurea “Francesco Marcone”, dedicato a tutte le vittime di mafia della Capitanata.